LA SCRITTURA

La scrittura è un pane duro,
è un campo da arare a ogni giorno,
un'estate cortese passata 
come un parente povero
in casa del diavolo.
La scrittura è una finestra rotta
con i vetri tutti taglienti,
dove tu per vedere qualcosa
ti devi affacciare per forza.
La scrittura è un gallo traditore
che ti sveglia alle 3 del mattino
con l'amaro della vita in bocca,
in cucina lo zucchero t'è finito
e ti devi arrangiare con il caffè cubano
brutto come il demonio.
La scrittura è un lume fioco
che ti mostra alla perfezione però
i mostri della notte e del giorno,
che si richiamano tra di loro
da un monte all'altro,
da un porto di squinternati all'altro.
In fondo da sapere c'è ben poco,
basta aprire il baule scassato della tua coscienza
e ti ritrovi tutti i romanzi che vuoi,
tutti i vangeli falliti che più ti piacciono.
La scrittura è un legno duro
dove starsene a lungo seduti è proprio difficile,
la stanza è fredda e umida
e domani ti tocca pure sentirti dire
che scrivere non serve a niente,
leggere meno che meno.
E te lo dicono tutti i tuoi parenti,
tutti i tuoi amici,
tutti i demonii che non se ne fregano
proprio nulla di te
e dei tuoi simili.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Libri Acquaviva