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domenica 16 marzo 2014

SCHOPENHAUER



alle 3 di mattina c'è poco da dire su Schopenhauer perché se davvero ti metti a parlare si può aprire una porta che dà direttamente sulla gran parte dell'ultimo orizzonte. ci sono dei piedi che muovono un corpo e se ascolti il polso di uno qualsiasi dei due bracci puoi sentire tranquillamente un TUM TUM TUM che è un cuore che batte. Chi batte e perchè? E' la volontà di vivere, amico, e batte semplicemente perchè vuole vivere, sempre, e così abbassa la cresta te perché tu non conti nulla e ti puoi al massimo bere una birra. "dannazione, ma tu non ti plachi mai?". lei è sempre lì, in camera tua, vestita di seta e circondata di volpi e pesci che si danno un gran da fare. tu prendi la bottiglia e bevi ancora un pò. "io sono l'unica e sola dea dei giochi", dice lei, "una cantante jazz di canzoni di fame d'amore". le sue gambe bellissime ti scaraventano al confine di tutte le cose e ti fanno cadere all'indietro, te e la tua bottiglia di birra della minchia. la volontà di vivere ha sempre le più belle gambe dell'universo. e l'attimo dopo tu stai già sognando di baciare i suoi profumati riccioli rossi così lunghi, così lunghi. le volpi e i pesci si danno sempre un gran da fare attorno a lei. e tu non ti senti estraneo per tutto l'infinito cosmo, perché tutti siamo fratelli, sia la formica che la stella, e tutti ci siamo incontrati almeno una volta negli ampi cortili di tutti i fatti che accadono. e per finire c'è poco da dire su Schopenhauer perché altrimenti davvero correresti il rischio di non finirla più.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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