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martedì 9 giugno 2015

IL MESSIA


IL MESSIA

    C'era una volta ad Acquaviva un monaco in odore di santità di nome Francesco Nero. Questo monaco aveva una profonda e sterminata conoscenza delle cose sacre del cielo e della terra, dei misteri, delle profezie e dei più intimi segreti delle cose esistenti.
    Un giorno di punto in bianco si disse:
     "E se facessi venire il Messia sulla terra, troncando di colpo il potere del male sull'umana progenie? Se ci tentassi, forse ci potrei riuscire".
     E così fu, con le sue misteriose e segrete preghiere arrivò all'orecchio di Dio con la sua proposta, e tante ne disse che Lo convinse.
    "E sia", disse Dio.
     Il cielo si spalancò e le schiere degli Angeli e degli Arcangeli si misero in posizione tra le nuvole per il grande evento.
    Al che, in piena cerimonia, intervenne il Demonio.
    "Altissimo, che stai facendo? Ascolti le preghiere bislacche di un monaco così balordo?", Gli chiese.
    "E' un santo", disse Dio.
    "E va be', sia pure un santo, ma è pure un uomo. Non capisce niente, non sa nulla, non comprende nulla. E che forse l'Altissimo si può lasciare guidare da un mentecatto di quel calibro?", disse il Diavolo.
    Dio rise di se stesso. E riconobbe che il Diavolo aveva ragione da vendere. Quel monaco davvero era uno sciattone che non capiva nulla, pur essendo un santo.
    E allora gli Angeli e gli Arcangeli ritornarono nell'alto dei cieli. E le porte del cielo si richiusero.
    A vedere tutto ciò il monaco rimase inebetito. A vedere tutto questo spettacolo si stranì del tutto, ma pure una potente luce gli s'accese nel cuore.
    Il Messia era già al mondo ed era la Vita stessa. Ma è l'infinita bramosia dell'uomo e la sua sterminata ingordigia che sempre gli impedisce di vederLo al suo fianco, nell'intima fibra della sua stessa esistenza.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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