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martedì 24 novembre 2015

UNA VOLTA A MILANO SOTTO LA NEVE


UNA VOLTA A MILANO SOTTO LA NEVE

era la notte di Natale a Milano.
fuori fioccava che fioccava la neve più bianca del mondo,
nella taverna c'era un poeta sbandato,
senza libri senza quaderni senza matite,
una tristezza che la metà bastava per cento cristiani,
il ragazzo era solo alla sua panca sconsolata,
una forchetta storta in mano,
un piatto tutto sbeccato pieno di polenta sciocca,
quando d'improvviso si spalanca la porta scassata,
e chi poteva mai essere a quell'ora?
una ragazza bellissima 
con in braccio un meraviglioso bambino.
"un po' di pane", dice lei.
"siediti", dice il poeta scalcagnato,
"c'è un po' di polenta, una fetta di pane,
un quartino di vino leggero".
"un po' di pane, un boccone di polenta,
un goccetto di vino alla buona
proprio non si può negare a nessuno
in questa notte santa", dice il poeta e sorride.
e lì per lì han mangiato come tre uccellini
il ragazzo, la ragazza e il bambinello.
si son messi a parlare tra di loro lui e lei,
spiccicando poche parole e parecchi sospiri.
la ragazza era bellissima, sorridente, riservata,
mangiava poco e beveva niente.
dopo aver mangiato quel nulla
condito con la grazia di Dio,
s'è stretta al suo bambino e se n'è andata via.
fuori fioccava che la fioccava
la più bella neve del mondo,
e il poeta malmesso se n'è restato di nuovo solo,
tutto pensieroso nella taverna pressoché deserta.
ma il cuore gli era diventato così contento
che per il giorno dopo era sicuro che un raccontino lieto
gli sarebbe sgorgato fuori dalla ritornata ispirazione.
e il giorno dopo a casa sua squinternata,
come era bella Milano sotto quel manto di neve
così luminoso e incantato,
il poeta si vide davanti la ragazza della taverna
bellissima e cara in una veste celestina
che se ne stava in Duomo ed era la Madonna,
e il bambinello in braccio, stretto stretto a lei,
che era il Bambino Gesù, nella sua luce sfolgorante.
e il poeta miserino ne fu così felice,
non era niente vero, questo è certo,
ma nella notte santa
lui per davvero aveva dato il suo povero boccone
a una Madonna e al suo Bambinello,
per strada nella neve come nel bel tempo che fu.
e questo mai nessuno poteva in fede sua mai negarlo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO  

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