regala Libri Acquaviva

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CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

mercoledì 30 settembre 2015

BLUES DEL RAGAZZO SEDUTO CON LA CHITARRA IN MANO


BLUES DEL RAGAZZO SEDUTO 
CON LA CHITARRA IN MANO

Se ne vanno gli amici
a uno a uno dietro lenti profane,
se ne vanno gli amici
ma non i ricordi e le memorie.
Milano, la campagna,
le vie degli artisti e della rivoluzione.
La fatica, i sacrifici, la fortuna
degli androni colmi d'amore.
Dove noi un giorno splendavamo tutti insieme
pieni di vita e di poesia.
Ma ce le abbiamo ancora strette tra le mani
le nostre giovani età,
le strampalate felicità,
i dolci romanzi,
così io sorrido ai ricordi,
qualcuno mi spinge piano sempre a ridere
per tutte quelle oscure passioni di bene santo
che non si perderanno mai.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

LA PRINCIPESSA


LA PRINCIPESSA

Ho visto una principessa
che splendeva come una figura di paradiso,
come un raccontino di fuoco
da incastrare in una stradina di periferia.
Una furia semplice e complicatissima
da appendere a una finestra di soffitta dell'ultimo piano.
Dove in una maniera abbastanza bizzarra
se ne sta un poeta molto strampalato
a riscattare quadri di antiche utopie d'amore.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

VENDEMMIA


VENDEMMIA

Occorre un grande vino
per sognare l'amore
e volare come un destino forse scritto in un romanzo,
a noi sconosciuto.
Occorre un orologio astruso
per salire nell'azzurro e mettersi a fare il cavallo pazzo.
Son grappoli stravaganti
che penzolano come galoppi d'oro
dalle nostre ali fatte solo di frasche verdi.
A sera quando la vendemmia è quasi fatta
ci viene in mente ancora il grande vino futuro
che ci inebria sempre di follia d'amore,
che solo con noi stessi sappiamo cosa significa
e solo con noi stessi sappiamo i segreti
su come è semplice e facile darlo agli altri.
Proprio come bersi un bicchiere di vino buono,
il più buono di tutti.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

IL MIGLIOR SOLDO E' IL GIORNO, AMIS


IL MIGLIOR SOLDO E' IL GIORNO, AMIS

Non sanno niente gli uomini
ma molto vogliono godere.
Arriva il giorno
e nicchiano, già cominciano a lamentarsi
finché fino a sera non pensano che a intristirsi.
C'è qualcosa di più prezioso del giorno?
Io non la conosco.
Ma guarda questi pezzenti, trascurano il giorno
che dà loro tutte le lacrime che vogliono
e invece di pensare ai sorrisi
curano il soldo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

lunedì 21 settembre 2015

MILAN BLUS BANN romanzo ACQUAVIVA, 2015


MILAN BLUS BANN
romanzo
ACQUAVIVA, 2015
1382 pagine
anche su Amazon Libri:

http://www.amazon.it/MILAN-BLUS-BANN-unico-romanzo-ebook/dp/B015D4NCGQ/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1442854427&sr=1-1&keywords=milan+blus+bann


MARC CHAGALL

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015
giuseppe d'ambrosio angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015

ALL'OSTERIA DELLA VITA poesie

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
ALL'OSTERIA DELLA VITA
poesie
ACQUAVIVA, 2015

domenica 20 settembre 2015

LA POESIA ARRIVA A OGNI GIORNO


LA POESIA ARRIVA A OGNI GIORNO

la poesia arriva a ogni giorno
anche sotto il sole rovente di questo deserto scassato,
questa benedetta magia
che ci spiega al minuto l'alfabeto di tutto l'universo.
mondi, sfere, fuochi, ghiacci, passati misteriosi,
vortici di amori mai più ripresi...
eccessi, rumori, sedie, scale,
e noi sul balcone dell'ultima speranza di quel che ci resta.
Orfeo all'inferno
fa sempre lo stesso mestiere,
combatte la tenebra
anela alla luce,
ma la sua principessa non è di questo mondo,
non che sia sparita,
ma non si trova più facilmente.
ci siamo persi del tutto, o quasi,
il poeta siede tranquillo sotto l'albero
e sorride,
pensa seriamente che gli uomini
non capiscano proprio nulla.
nulla della tenebra
nulla della luce.
solo il canto va sicuro nel vento...
nella sua matta verità
nella sua inconcepibile allegria.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

sabato 19 settembre 2015

MILAN BLUS BANN romanzo ACQUAVIVA, 2015 on Google Books

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
MILAN BLUS BANN
romanzo
ACQUAVIVA, 2015

on Google Books:
https://books.google.it/books?id=TSyLCgAAQBAJ&dq=milan+blus+bann+volume+unico&hl=it&source=gbs_navlinks_s

http://www.amazon.it/MILAN-BLUS-Giuseppe-DAmbrosio-Angelillo-ebook/dp/B0143I8VKA/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1442682233&sr=8-1&keywords=milan+blus+bann

MILAN BLUS BANN romanzo ACQUAVIVA on Google Books

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
MILAN BLUS BANN
romanzo
ACQUAVIVA, 2015

on Google Books:
https://books.google.it/books?id=TSyLCgAAQBAJ&dq=milan+blus+bann+volume+unico&hl=it&source=gbs_navlinks_s

http://www.amazon.it/MILAN-BLUS-BANN-unico-romanzo-ebook/dp/B015D4NCGQ/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1442682233&sr=8-3&keywords=milan+blus+bann

MILAN BLUS BANN romanzo ACQUAVIVA, 2015 on Google Books

giuseppe d'ambrosio angelillo
MILAN BLUS BANN
romanzo
ACQUAVIVA, 2015

on Google Books:
https://books.google.it/books?id=TSyLCgAAQBAJ&dq=milan+blus+bann+volume+unico&hl=it&source=gbs_navlinks_s

giovedì 17 settembre 2015

lunedì 14 settembre 2015

domenica 13 settembre 2015

FAVOLA DEI DUE ANGELI CON LE CESTE PIENE DI UOMINI

FAVOLA DEI DUE ANGELI 
CON LE CESTE PIENE DI UOMINI

    Vanno per il mondo due angeli con le loro ceste sempre piene, in una delle loro ceste ci sono gli uomini intelligenti, nell'altra cesta ci sono gli uomini scemi. Quando i due angeli arrivano in un paese svuotano le ceste di tutti gli uomini che portano con loro. Più o meno in qualsiasi paese gli uomini intelligenti corrispondono di numero agli uomini scemi, ma se voi chiedete a quegli stessi quanti sono gli intelligenti e quanti sono gli stupidi, vi risponderanno sempre che sono tutti intelligenti e che se proprio c'è uno scemo, è sempre e infallibilmente soltanto uno. Ecco quello che loro ritengono scemo è solamente un uomo che dice la verità, e loro lo ritengono sempre il peggiore tra tutti loro. 
   Così si scopre, in maniera surrettizia, che tutti gli uomini si ritengono intelligenti per il solo motivo che mentono. Sia quelli effettivamente intelligenti che quelli proprio scemi. Ma se la loro intelligenza è solo quella di mentire ecco che se ne diventano tutti uguali tra di loro, sia quelli intelligenti che quelli scemi. 
   Gli angeli, imperterriti, continuano sempre a portare gli uomini in ogni paese sempre in due ceste ben distinte, anche se tutto sommato soltanto loro alla fine tirano le somme e così dicono, se caso mai qualcuno li interroga su quali siano effettivamente gli uomini intelligenti:
    "Soltanto quegli uomini che capiscono per davvero cosa sia il bene, e di conseguenza, a ogni buon conto e d'istinto, poi effettivamente lo fanno".
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

martedì 8 settembre 2015

UN PO' DI FUTURO

UN PO' DI FUTURO

un po' di futuro, signori,
non guasterebbe mica.
abbiam bisogno di musica, di romanzi, di poesia,
non solo di arrosto bruciato,
di boschi trucidati, 
di pugnali nel cuore delle amanti.
guardate un po' con i telescopi
di quel che accade nel cosmo,
ne ricevereste di lezioni sul buon andamento
del mercato.
lasciate stare 
la scaletta del ministero economico,
cosa dite dei vostri intimi desideri?
e della festa della vita?
vanno alla deriva i popoli,
il mare se ne va in tempesta
quando gli pare a lui,
la costa subisce
e si beve la risacca,
i giorni valgono solo sulla terra
ma nell'universo vige un altro tempo.
che ne dite di questa cartolina, signori?
la trucida filastrocca delle sedie
ha fatto la nostra epoca,
i pensieri si leggono sul campo:
siete vincenti 
solo su una massa sterminata di perdenti,
non mi sembra affatto un gran risultato.
anzi mi sembra alquanto
una roba da Guglielmo II di Germania,
comunque qui ci sono dei vecchiacci
che controllano una intera gioventù,
un intero continente utopico.
anche la terra si rinnova a ogni primavera,
anche il cielo è nuovo
a ogni stagione che arriva.
noi abbiamo bisogno di un nuovo inizio,
non della solita minestra di cavoli amari
riscaldata 54.000 volte.
cosa mai desiderate per voi stessi, signori?
il mare mugghia
e sbatte testardo sulle nostre coste.
che aspettate, amici?
davvero avete mani così piccole
che non hanno voglia di fare niente?
anche solo un po' di futuro, signori,
vi toglierebbe di mezzo
assolutamente senza nessuna fatica.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO


AL TAVOLO DELLA CUCINA UNA MATTINA

AL TAVOLO DELLA CUCINA UNA MATTINA

la nostra caffettiera dei sogni si è come rotta,
butta caffè un po' dappertutto,
borbotta un po' con tutti che non ce la fa più,
son tutti lì seduti al tavolo di cucina
che vogliono qualcosa
senza più far nulla.
non è la maniera di rispettare le mani sante degli altri
questa.
i nostri figli intanto preferiscono il latte,
ridono
se la prendono allegra.
per fortuna se ne infischiano di noi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

POETA DI STRADA

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
con i suoi libri Acquaviva
in Piazza del Duomo, Milano
in questi anni

MARINAIO

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
marinaio nel 1982

CONTADINO

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo,
contadino ad Acquaviva delle Fonti nel 1980

LA MIA SOLITA UTOPIA

LA MIA SOLITA UTOPIA

quando io una sera
sognando una scena di musica da viaggio
mi ritrovai a casa
senza manco averci varcato la porta,
il mio letto era fatto di libri
e ognuno aveva qualcosa da raccontarmi.
vedendo poi le mie solite cioccolate sul tavolo
pensai alla poesia
e così ancora mi misi a volare nella mia solita utopia,
me ne andai ancora dove avevo sempre vissuto,
i miei libri sparsi dappertutto
mi facevano sentire dovunque nella mia bella città.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

lunedì 7 settembre 2015

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, romanziere italiano, i suoi romanzi e i suoi racconti su Google Books

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, romanziere italiano
settembre 2015
(foto di Angelico)

FAVOLA D'AMORE


FAVOLA D'AMORE

   C'erano una volta a Milano due innamorati che si volevano un bene infinito. La serata era finita tardi e c'era per la città una fitta coltre di neve. L'uomo stava accompagnando a casa il suo amore e intanto le diceva:
   "Tesoro mio, più ti guardo e più penso che son pazzo d'amore per te. Per te andrei andata e ritorno dal polo nord al polo sud. Per te andrei a piedi fino all'equatore senza ombrello parasole. Per te attraverserei a nuoto l'oceano Atlantico, da Gibilterra a New York, senza nemmeno il salvagente! Per te..."
    La ragazza, così tanto fortunata a essere amata così intensamente, disse:
   "Basta, basta, amore. Non vorrei che ad affrontare tutte queste imprese ti venisse un raffreddore così forte che poi non puoi più amarmi con il tuo solito ardore!"
    Fatto sta che, detto fatto, là sul ponte scivoloso per tutta quella neve sporca che ancora affliggeva la città, ecco comparire un energumeno che con un randello in mano così apostrofa i due innamorati:
   "O la borsa o la vita!"
    "Lei! Lei! Lei ha il portafoglio pieno, una collana di perle, una pelliccia di volpe addosso, e un orologio d'oro al polso!", sbotta d'un fiato l'innamorato così focoso.
    Il ladrone, a quella bella notizia, strattona violentemente la ragazza così ardentemente amata dal suo innamorato, le scippa la borsetta, le strappa la pelliccia di volpe di dosso, aggrinfia deciso la collana di perle e se la smanazza in tasca, le fa togliere con malsane minacce l'orologio d'oro dal polso. E d'un baleno sparisce nelle tenebre metropolitane, con la stessa rapidità con cui era apparso.
    Il così focoso innamorato subito dopo esclama:
    "Amore, ora devo proprio andare! Rischio sul serio di perdere l'ultimo metrò della notte! E poi fa così freddo, rischio davvero di prendermi un serio malanno. Ciao! Telefonami pure domani se ti va! Tu sai che mi fai impazzire d'amore come nessun'altra nella mia vita!".
    Detto questo anche lui se ne sparisce, nell'oscurità milanese, verso la metrò di Porta Genova. La fortunata pulzella, adorata come non mai dal suo innamorato, se ne sta a terra, lordata in quel lago di neve sporca e melmosa. Piange sommessamente, non si sa se per la contentezza o per lo spavento davanti a un così grandioso amore. Da rompersi almeno una gamba se l'amore fosse anche solo un pochino più forte
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

(lo so che non ci crederete, ma questa anche se è una favola, è pure allo stesso tempo una storia maledettamente vera, accaduta sul serio, in quel della Milano Notturna) 

FAVOLA DELLA PROSTITUTA MOROSA

FAVOLA DELLA PROSTITUTA MOROSA

   C'era una volta a Milano una giovane prostituta che si era rinsavita e dopo qualche anno di bella vita decise di sposarsi a un ingegnere della provincia che non sapeva nulla di lei. Il giorno del suo sposalizio si presentò per caso, invitato da un conoscente dello sposo, un certo poeta metropolitano di nome Zullone, al ricevimento della festa, che subito la riconobbe, le si avvicinò e non visto le disse: "Mi devi 10 rapporti d'amore, è il prezzo del mio silenzio". La sposa, che l'aveva con raccapriccio riconosciuto come vecchio cliente, gli rispose: "Va bene, presentati a casa mia questa notte".
    Quella notte, la prima del matrimonio, il poeta Zullone si presentò a casa della sposa. La sposa lo fece entrare, aveva drogato lo sposo, che ronfava beato sul primo letto di nozze, ed ebbe 9 rapporti d'amore con il poeta. Al decimo rapporto il poeta morì di crepacuore.
   "Forse rimarrò morosa per il resto della mia vita, ma di questo son sicura che non ne farai parola mai con nessuno", disse la sposa prostituta e buttò fuori da casa sua il cadavere del poeta.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

FAVOLA DEL POETA RUSSO

FAVOLA DEL POETA RUSSO

   C'era una volta a Milano un poeta russo che scriveva bellissime poesie. Per queste poesie meravigliose si innamorò di lui una bellissima ragazza milanese. Lui dopo un po' di tempo capitò che la mise incinta, e allora se la avvolse in un drappo multicolore persiano e se la portò a casa. Dopo qualche giorno se la sposò in comune. Davanti alla sua porta, una casa ringhiera scalcagnata della periferia milanese, appese davanti alla porta questo biglietto: "Siamo occupati per ancora qualche anno, poi ci potete fare visita tranquillamente".
   Sotto, sempre davanti alla porta, c'erano due cesti. Su uno, quello a sinistra, c'era scritto: "Mettete qui qualche soldo per due ragazzi che si amano alla follia e non hanno mai tempo per andare a lavorare". Sull'altro, quello a destra, c'era scritto: "Prendete pure una bottiglia a vostro piacimento e mi raccomando: bevete alla salute della nostra bellissima storia d'amore!". Quel cesto era sempre pieno di bottiglie di vodka, strettissimamente fabbricate in Russia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

FAVOLA DELL'UOMO CHE NON VOLEVA MORIRE MAI


FAVOLA DELL'UOMO CHE NON VOLEVA MORIRE MAI

   C'era una volta un uomo che non voleva mai morire. Era abbastanza vecchio e anche abbastanza in gamba. Abitava a Los Angeles, in America. Gli venne in mente, in forza della sua potentissima fantasia, che se avesse sempre continuato a far l'amore con ragazze molto giovani non gli sarebbe mai successo che un giorno gli capitasse, come tutti, di morire. E così cominciò a fare. Faceva la corte alle ragazze giovani e faceva loro un sacco e una sporta di moine irresistibili, e poi alla fine riusciva sempre a fare l'amore con loro, anche perché era famoso e pure molto furbo. Ma fai l'amore oggi, fai l'amore domani lui davvero non moriva mai. Ma a sforzarsi e a succhiarsi così tanto nelle fatiche d'amore se ne diventò davvero come un astruso giocattolo rotto. Un bambino allora a vederlo andarsene in giro così scassato e malridotto gli diede un calcio e lo fece volare nella cesta di un indovino, che se ne andò a venderselo al mercato delle pulci.
    Al mercato se lo comprò un libraio che se lo mise in libreria a tener fermi i libri che lui stesso aveva scritto. Anche lui era uno uomo che non voleva morire mai, ma non facendo l'amore con ragazze giovani, bensì scrivendo sempre in continuazione un libro dietro l'altro. Probabilmente ogni uomo escogita un metodo o uno stratagemma per non morire mai. Ma proprio, proprio mai. Chissà se ci riescono.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO   

FAVOLA DEL POETA ZEN

FAVOLA DEL POETA ZEN

   Ci sono molti poeti al mondo, praticamente tutte le donne, tutti gli uomini, tutti i bambini. Tutti gli esseri viventi, tutte le pietre, tutte le acque, tutte le nuvole, tutte le stelle. Perché davvero l'esistenza stessa è la più grande poesia. E in tutto questo come si può sentire il bisogno di essere approvati? Come si può cercare la supremazia o anche solo l'affermazione sugli altri? La poesia è vita, non successo. Che obbligo allora ci può essere a giudicare gli altri? La poesia è saggezza, non competizione.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

FAVOLA DELLA SORELLA DORMIGLIONA

FAVOLA DELLA SORELLA DORMIGLIONA
                                                                  a Maria, Antonia e Michele
   C'era una volta una sorella che se ne stava sempre a letto a dormire. Anche vicino a mezzogiorno dormiva davvero della grossa. Ronf, ronf, ronf! Con le coscette tutte scoperte, ronf, ronf, ronf! Passò di lì un pollo congelato che a vederla disse: "Oh! Guarda un pò! Anche qui una gallina surgelata che sempre se ne sta sul bancone del supermercato senza far niente. Sai che faccio? Metto lei al posto mio e io me ne vado a fare una passeggiata sotto il sole!".
   Detto, fatto. Il pollo surgelato mise la sorella dormigliona sul bancone del frigorifero del supermercato e lui se ne andò a fare una passeggiata sotto il sole! Ma il sole lo squagliò e se ne cadde svenuto su una panchina del parco, finchè passò di lì un cane che se lo portò a casa sua per metterselo nel comò della pancia sua.
   E intanto la sorella dormigliona si svegliò per il freddo sul bancone frigorifero del supermercato, andò al reparto colazione e si mangiò 3 biscuit farciti al cioccolato, rubandoglieli alla sorella piccola  che invece se ne stava bella sveglia fin dalle 8 di mattina presto!
   Allora la grossa tigre di nome Michele, che era il fratello maggiore, disse: "Antò, bella tontolona, ti fai fregare i biscuit dalla gazza ladra? Portami un bicchiere d'acqua che ci ho troppa sete!"
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

FAVOLA DEL FRATELLO DORMIGLIONE


FAVOLA DEL FRATELLO DORMIGLIONE

                                                                                  ad Antonia

   C'era una volta un fratello dormiglione. Se ne stava sempre a dormire, anche di mattina tardi. Ronf, ronf, ronf! Dormiva anche con la bocca sempre aperta. Una volta passò di là vicino una mosca che si disse: "Toh! Una casa con la porta aperta! Sai che faccio? Ci entro dentro e vedo se caso mai sta un frigorifero! Forse mi capita pure di farmi un panino con la mortadella!"
   Cosi fece la mosca. Zzz, zzz, zzz! E ecco che entra in bocca al fratello dormiglione, nella casa con la porta aperta, e là trova pure il frigorifero, anche quello con la porta aperta! E allora la mosca si fa un panino con la mortadella e se lo pappa in un baleno, e indisturbata, bella satolla, se ne vola via. Zzz, zzz, zzz! E il fratello dormiglione che dorme ancora. Sempre con la bocca aperta. Ronf, ronf, ronf!
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, romanziere italiano

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, settembre 2015
(foto di Angelico)

venerdì 4 settembre 2015

UTOPIA MILANO

Utopia Milano,
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 E 3 VOLUME
ON GOOGLE BOOKS:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks
il giovane professor Franco Zero
illustrazione de 
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 e 3 volume
su Google Books:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks
il professor Franco Zero
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 e 3 volume
su Google Books:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks

STUDIO A LUME DI CANDELA

studio a lume di candela
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 e 3 VOLUME
on Google Books:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks

HEIDEGGER

HEIDEGGER
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 e 3 volume
on Google Books:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks

ALL'OSTERIA FUORIPORTA

illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 E 3 VOLUME
ON GOOGLE BOOKS:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks

CAMPI NOTTURNI MILANESI

ILLUSTRAZIONE DE
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 E 3 VOLUME
ON GOOGLE BOOKS:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks
il professor Franco Zero
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
1, 2 e 3 volume 
ON:
https://books.google.it/books?id=20FVCgAAQBAJ&dq=d%27ambrosio%20angelillo%20milan%20blus%20bann&hl=it&source=gbs_similarbooks

PLATONE

Platone
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
ON:
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LET'S TALK ABOUT SARTRE

Jean-Paul Sartre
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
ON:
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DOSTOEVSKIJ

Dostoevskij
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
ON:
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EVA KANT

Eva Kant
illustrazione de
"MILAN BLUS BANN"
ON:
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