LA POESIA

per qualcuno la poesia è una roba puerile,
per qualche altro è una pornografia,
per qualche altro vola in cielo come una dea,
il che fa sganasciare di risate qualche altro ancora,
domandati tu stesso caso mai ti riesce di saperlo.
la cuoca preferisce la torta di mele
il camionista la bagascia sulla strada,
c'è chi dice che ci va a letto la notte,
chi che se la sbafa a mezzogiorno con un pane 
e la mortadella,
c'è qualcuno che ha ucciso per lei un suo amante,
chi che va al supermercato e la compra
con la birra per non restar proprio solo di sera,
chi che gli piace pungersi il suo cuore
con le sue spine,
chi che s'addormenta placido al sentire calmo
della musica sua,
ma cos'è poesia
non v'è alcuno che lo sappia dire per il verso giusto.
gli almanacchi ne dicono così tante
che non ne capisce mai niente nessuno.
chi va in treno e non ce la fa manco a terminare
una sola pagina,
chi pensa alla sua bella
e subito prende il telefono e se la chiama in tutta fretta,
chi si gratta la testa
e ci capisce meno che a leggere una pagina
di nere parole incrociate,
chi urla al cielo
e azzanna il libro peggio che un lupo mannaro,
chi imita Neruda, chi imita Garcìa Lorca,
chi Ezra Pound
e poi con parca fantasia ne spareranno una delle solite,
chi gli piace tacere
e non racconta nulla a nessuno,
a Londra dicono che è un soldo,
in Germania dicono invece che è solo una rosa secca,
in Italia invece dicono che è un pollo arrosto
da spolparsi in solitudine,
le ossa avanzate vanno buttate rigorosamente
fuori dalla propria pratica quotidiana.
chi dice che è una nobildonna
chi dice invece che è una stracciona sottoproletaria,
se la incontri non te ne avvedi,
se la trovi fai finta di niente.
quando si siede accanto a te sul tram
guardi da un'altra parte
e speri di non far tardi a servire lì,
dal padrone del bar del bastimento.
che sia poesia non lo sa raccontar proprio nessuno
perché io credo che proprio nessuno
sappia pure raccontar cosa sia la vita.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO