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mercoledì 16 marzo 2016

IL CORPO ZOPPO E L'ANIMA CIECA



IL CORPO ZOPPO E L'ANIMA CIECA

ma chi è mai responsabile di tutto quello che accade sulla terra? il corpo è fatto di materia grezza e allora non si può mica ascrivere a lui le cose troppo loffie che capitano di sdreuso sul pianeta, non può mica farle lui, non ne ha le capacità e manco i mezzi, pensa così poco, quasi niente. l'anima poi è così aleatoria e intangibile, si interessa certo della vita del corpo, ma di altro cosa fa? ben poco, quasi nulla, e così non può mica essere incolpata di nulla di tutto quello che di storto capita sotto il sole in questo maldestro mondo...
   ma c'era una volta un signore che aveva una terra davvero meravigliosa, bellissima oltre ogni dire, stupefacente oltre ogni immaginazione, sia pure ben potente e ricca. ed essendo parecchio preoccupato di ben preservarla nel tempo, cercò e trovò due operai per impiegarli in questo gravoso compito di stare attenti e riguardosi verso il suo inestimabile giardino. ma fatto sta che questi operai uno era zoppo e l'altro era cieco.
   il signore si raccomandò assai con i suoi due operai che stessero ben attenti nel loro lavoro, che il tesoro di terra che affidava loro era davvero inestimabile e insostituibile. poi partì per un lungo viaggio che le sue occupazioni erano davvero numerose e parecchio importanti.
    capitò che appena il signore fu andato via, i due subito si misero d'accordo sul miglior modo di sfruttare la terra che era stata affidata loro e trarne così il massimo vantaggio possibile.
    "come possiamo fare?, disse lo zoppo al cieco. io cammino molto male ma vedo molto bene, così posso ben addottorarti e educarti su tutto quel che di meraviglioso e prezioso ci circonda..."
    "bene, bene, bene, tu vedrai al meglio e io ho ben forti le mie gambe, disse il cieco. ma sfortunatamente non vedo un accidente, e non posso scegliere allora proprio un bel nulla. ma tu mi indicherai i frutti più preziosi e belli, così tu mi verrai alle spalle e mi guiderai verso i migliori frutti della terra così io possa coglierli come più mi aggrada, raccoglierli e poi dividerli con te come meglio ci conviene..."
   il patto fu senza tentennamenti messo in pratica immediatamente. la terra fu rapidamente spogliata di quel che più prezioso fruttificava. rapinata, depredata, sfruttata senza regole e senza attenzioni...
    il signore tornò infine dal suo lungo viaggio e cosa non apparve ai suoi occhi! il disastro, la rovina, la più nera desolazione. tutto ciò che i due manigoldi avevano combinato con la furia della loro insaziabile avidità. il cieco e lo zoppo...
   il signore aveva ben intenzione allora a passare alle vie di fatto per la sua punizione ai due loschi malfattori...
    "io sicuramente non sono il bandito, disse subito il cieco. come posso infatti essere colpevole di furto se non vedo nulla? come infatti posso rubare cose che non posso assolutamente vedere?"
    "nemmeno io posso essere il colpevole, disse lo zoppo. non posso camminare e non sono capace di trasportare proprio nulla, le gambe non mi ubbidiscono e neanche le braccia per dir la verità mi aiutano troppo nella mia vita di disgraziato così povero e gramo..."
    il signore della terra tuttavia fu ben capace di immaginare la maniera di delinquere dei due farabutti, benché così pesantemente menomati, lo avevano ben depredato di tutti i preziosi frutti della sua terra così bella e incantata... prese lo zoppo e lo mise dietro al cieco e li spinse così agli alberi e ai loro frutti...
    per questo è scritto in qualche libro di sapienza dei nostri antichi padri che quando guardi un uomo guarda allo stesso tempo tutto ciò che si porta nell'anima e tutto quello che fa il suo corpo nella pratica. per il semplice motivo che l'uomo è fatto di anima e di corpo, e non puoi sapere niente di lui né intuire di lui alcunché se non sai cosa è nel suo cuore e cosa combina nel fare quotidiano delle sue mani. 
   la responsabilità allora di tutto quello che accade su questa terra è solo e esclusivamente dell'uomo, e mai solo della materia o solo dello spirito. mai solo del corpo o dell'anima, perché l'uno è l'altra cosa e viceversa, se amico mio vorrai sapere qualcosa di vero di quel che capita su questo mondo...
    l'uomo, amico mio... non perder mai di vista l'uomo, nella sua pratica e nella sua teoria, viste sempre insieme... altrimenti sia lo zoppo che il cieco la fanno sempre franca...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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