regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

domenica 15 maggio 2016

LA BUONANOTTE DI MARIA
mi chiama tutte le sere
a darle il bacio della buonanotte.
mi sveglia anche se da parecchio
me ne sto là nel mio letto
a dormire come un ghiro,
lo so che lei ha già capito che il mondo è povero
e che di amore ne gironzola davvero pochino,
e allora chiama me
a dirle che ha torto,
che l'amore c'è
e non conosce ragioni,
si dà e non chiede nulla in cambio,
né interessi né, Dio ce ne scampi, nequizie.
e io con quel sacrificio da nulla
che è alzarsi dal letto
anche se addormentato,
glielo dovrei negare?
ma manco per sogno,
manco dall'anticamera del mio cervello
già abbastanza suonato di suo.
"papà", mi chiama.
"papà, dormi?", ripete,
affacciandosi appena sull'uscio della mia camera,
la sua voce così dolce mi sveglia.
"che cara", penso appena mi sveglio.
"che carissima figliola".
viene a chiamare suo padre
per dimostrare a se stessa
ancora una volta,
che l'amore esiste, e non conosce ragioni.
io allora, poltrisco ancora un po',
mi alzo, lei è già nel suo letto,
così striminzito per la nostra povertà,
e vado da lei, 
nell'unica camera dove dormono tutti i miei figlioli.
io ormai un orco fuori stagione,
un bestione che attacca ancora a capo chino
tutte le regioni dell'esistenza.
mi alzo
e vado a rimboccarle le coperte,
a darle il bacino della buonanotte,
lei mi bacia sulla fronte a sua volta,
non vede in me nient'altro che amore,
un amore puro,
come ne esistono pochi a questo mondo,
tutto pieno di trappole,
di idiozie da nulla a tanto il quintale,
finché ne vuoi.
torno a letto un po' traballando
perché ancora un po' dormo
e un po' sogno.
un po' ancora credo
di quella vecchia antica utopia
che mi racconta sempre che senza amore
non ci sarebbe manco vita.
"buona notte, papà", mi ripete lei
che sono già andato via.
"buona notte, Maria", dico poco più in là.
"ma gliel'hai già data
la buonanotte,
perché lo dici di nuovo?", le dice Tommi,
Michele,
qualche volta anche Angi.
non capiscono tanto della grande saggezza di Maria,
neanche loro,
che le son fratelli,
e le vivono vicino,
così vicino.
ma qualcosa assimilano anche loro,
ne sono convinto,
ne sono mille volte certo.
lo vedono anche loro l'amore puro,
e sorridono,
infine si tacciono.
vedono tutte le sere questa scena
e sorridono, li vedo,
perché in altro modo
faccio le stessissime cose anche con loro.
una diversa dall'altra,
ma anche loro
vogliono dimostrato l'amore,
quello puro,
quello puro della madre e del padre
per il proprio figliolo.
e ridono, sono allegri,
scherzano,
e ne immagazzinano più che possono.
gli servirà un giorno, ne son sicuro,
e ne saranno paghi per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

Nessun commento: