regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

martedì 10 maggio 2016

LA NOTTE

LA NOTTE

La notte mette a bollire gli amori
nel pentolone gravido di tutti i misteri,
la notte butta in tutte le minestre della cucina
i passi, i sospiri e le parole,
la notte buontempona che uno ne salva
e mille ne rovina,
la notte di tutte quelle che non vengono mai,
la notte di chi sempre domanda
e mai si sa rispondere,
la notte di chi vola nel suo nulla
e poi si scorda di recuperare le scarpe
all'uscita del casello,
la notte di chi frusta il suo prossimo
e poi lo manda a pentirsi
nella foresta di tutte le ciarle incomprensibili,
la notte di chi si spaventa della sua stessa ombra
e poi salta come un gatto
a graffiarsi a sangue col suo stesso turpiloquio
e scoppia a ridere come un demente,
la notte che cerca il buio
e non trova altro
che un piatto di lenticchie buttato a terra,
la notte che confonde tutti i cuori sensibili
li ammatassa
e poi li fa risultare assenti
sul quaderno di tutte le ragazze,
la notte,
la notte che cerca la vita
dalle 8 di sera fino alle 6 di mattina
senza stancarsi né di un sospiro
né di un passo
né di una parola,
la notte che vagabonda nei suoi stessi tormenti
all'infinito, senza mai vederne la fine.

la notte che nasce già vecchia
e poi si spegne come una religione antica,
la notte che ci si butta senza pensare a niente
e ci si sporca
con l'anima cieca
e l'amore che non sente,
la notte con i soldi che non bastano mai
che più si spende e più ci si diverte
per finire poi per accarezzare una preghiera
di cui ci siamo del tutto dimenticati
il caldo inizio,
la notte,
la notte che mai comincia e mai finisce
così cara ai nichilisti, ai poeti e ai mai contenti
agli assassini
e agli incompetenti,
la notte, la notte, la notte,
la notte che sempre racconteremo
per i nostri tristi tribolamenti,
la notte che si mangia un asino in quattro,
la notte così piena di egoisti
che mai ti danno un passaggio
sulla circonvallazione per casa,
la notte che non avrebbe proprio nessun senso
se nel suo fondo più nero e spettacolare
non nascesse a sorpresa
sempre un nuovo giorno,
dove può accadere davvero di tutto,
anche che si metta a piovere
e noi ce ne andiamo a letto
pazzamente felici con la nostra bella innamorata
stretta stretta nelle braccia.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

Nessun commento: