regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

lunedì 2 maggio 2016

RECENSIONE 
al romanzo "RIVOLUZIONE"
di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo

Una lunga cavalcata alla disperata rincorsa di un futuro migliore, di un mondo nuovo, di un' umana speranza. Una cavalcata che comincia nelle chiacchiere tra amici in un qualsiasi bar di paese per approdare inevitabilmente sulle piazze e tra le vie della metropoli rovente degli anni 70, partecipando a scontri, fughe, disfatte e capitolazioni.
Il romanzo si sviluppa proprio attorno allo sbandamento che segue le prime sconfitte, quando si comincia a intuire di essere stati mandati all'assalto e lì abbandonati, coi capi già scesi a patti e abilmente riciclati, ma con la pressante necessità di non rinunciare a un' Utopia che sembrava ormai così tangibile e concreta, perché "la grande follia della libertà se t'ha preso nelle sue grinfie non ti molla più ".
Il giovane protagonista ora la cerca, ora la rifugge nello scoraggiamento, sembra ritrovarla nella placida solidarietà di un oste di campagna e nella sua polenta ristoratrice, si impone di dimenticarla tra gli emarginati di tutte le periferie, la insegue invano accettando un lavoro in fonderia, tra operai abbrutiti da un lavoro massacrante e disumano, la vede baluginare tra le fronde del parco nelle povere gozzoviglie dei diseredati di ogni città, la percepisce attonito nel commovente racconto dell' Uomo di Pepe, "un accattone che forse era l'uomo più buono e generoso della ricca e opulenta Milano", nel bellissimo capitolo che conclude il romanzo.
E allora W la Rivoluzione, perché "il futuro ce n'ha sempre una nella sua bisaccia di dannazione umana", Speranza e Utopia possono ancora guidare il destino dell'Uomo, e resta pur sempre valido il consiglio di Apollo, per cui "se vuoi fare il poeta fa' il tuo lavoro e fallo bene. Quello sarà la tua Rivoluzione. "
E questo, dopo tanto cavalcare, tante battute d' arresto, dopo essersi persi e ritovati nelle nebbie massiccie della campagna padana e dell'animo umano, essersi divertiti con la solita allegra baraonda dei personaggi dambrosioangelilliani, aver sofferto con lui lo sfruttamento vigliacco e cinico, essersi immersi nel turbine della sua scrittura spericolata, aver ripreso fiato... ci sembra ancora un ottimo consiglio.
Pierina di Lavagna


su Google Books:
https://play.google.com/store/books/details/Giuseppe_D_Ambrosio_Angelillo_Rivoluzione?id=_6x6Ox1rhNUC

Nessun commento: